Dopo quattro anni, Spotify approda in Italia.
Nato in Svezia nel 2008, questo servizio permette di ascoltare, gratis, circa 20 milioni di brani musicali in streaming in modo assolutamente legale. Già rodato in america e in molti paesi europei, Spotify parte benissimo anche in Italia, basta dare un’occhiata sui principali social network per rendersi conto che è un fenomeno virale. Ovviamente la fruizione dei contenuti musicali in modo gratuito ha delle limitazioni, ogni cinque o sei brani ascoltati parte un messaggio pubblicitario della durata di una decina di secondi che siamo costretti ad ascoltare prima di poter riprodurre gli altri brani della nostra playlist. Se proprio non sopportate queste interruzioni pubblicitarie potete passare a piani “flat” proposti dal servizio.
Come si evince dall’immagine abbiamo due tipologie di abbonamenti, Unlimited e Premium.
Con 4,99 euro al mese è possibile usufruire di tutto il catalogo senza interruzioni pubblicitarie sul nostro desktop o portatile, sono tagliati fuori i dispositivi mobili sui quali non è possibile utilizzare il servizio reso invece disponibile con l’utenza Premium a 9,99 euro al mese.
Tenendo conto che sui principali competitor, primo tra tutti iTunes, un singolo brano costa 99 centesimi e un album 9,99 euro è facile comprendere che per gli appassionati di musica Spotify è una ghiotta opportunità. Un’altra caratteristica che ha contribuito alla diffusione del servizio è la sua forte propensione per il social. Condividere una canzone o un’intera playlist non è mai stato così facile, possiamo conoscere nuove canzoni in modo quasi naturale grazie alla barra laterale del programma in cui scorrono tutti i brani che stanno ascoltando i nostri amici di facebook in tempo reale.
Altra funzionalità interessante è quella dell’ascolto offline dei brani. Spotify permette di salvare sul nostro pc intere playlist così da poterle ascoltare anche quando non abbiamo a disposizione una connessione ad internet.
La sfida più ardua per questo innovativo servizio è quella di soppiantare la pirateria musicale, che in Italia fa registrare numeri da record.