Questa intervista è stata pensata come un possibile strumento per chiunque voglia intraprendere la strada della programmazione iPhone, avendo qualche dato “reale” invece dei soliti noti di successo. Abbiamo deciso quindi di porre qualche domanda a Granet, la società padre di FindIT
Ciao, volete presentarvi?
Ciao a tutti, Granet è una giovane società situata in provincia di Milano, formata da 5 figure professionali. Nel corso di questi ultimi anni il team ha sviluppato tecnologie e prodotti inerenti a diversi settori dell’informatica, sebbene la passione e la specializzazione dell’intero gruppo fosse sempre stata focalizzata sullo sviluppo nel campo della multimedialità, della realtà virtuale e della computer vision. Una volta comprese le potenzialità dell’iPhone e dell’App Store, Granet ha intrapreso la strada dello sviluppo delle applicazioni per queste piattaforme.
Cosa vi ha spinto ad iniziare a lavorare su iPhone?
Abbiamo fin da subito riscontrato che in Italia molte aziende danno spesso lavoro a società già note e consolidate mentre sono molto restie verso quelle nuove come la nostra, indipendentemente dalle nostre capacità e preparazione.
Tutto questo è in netto contrasto con la nostra filosofia: il nostro modo di valutare pone in maniera centrale la capacità e la qualità con la quale si affronta un lavoro.
Con l’App Store avevamo la possibilità di creare un prodotto e venderlo direttamente al consumatore, avendo anche a disposizione una distribuzione globale. Questo importante fattore, unito alla nostra passione per le nuove tecnologie e alla sfida verso il successo, ci ha dato la spinta per lavorare su iPhone
Quali sono state le vostre prime difficoltà?
Sin dall’inizio abbiamo sempre lavorato su architetture Windows, piuttosto che Unix, ci siamo quindi trovati per la prima volta ad approcciare ambienti di sviluppo per sistemi Machintosh. Sulle prime la cosa è stata tutt’altro che intuitiva! Inoltre quando abbiamo iniziato era presente uno strettissimo NDA con Apple, non era possibile scambiare alcun tipo informazioni riguardanti codici o metodi di sviluppo ed in generale qualsiasi cosa presente nell’SDK Apple.
Più che come difficoltà, questo step iniziale è stato per noi una sfida: ci siamo rimboccati le maniche e nel giro di un paio di settimane abbiamo sviluppato la nostra prima applicazione. Fu molto divertente svilupparla, eravamo così frustrati da alcuni comportamenti dell’SDK che decidemmo quindi di fare un’applicazione a tema riguardante le leggi di Murpy, iMurphy.
Questo periodo di sviluppo ci ha permesso di comprendere le reali potenzialità dell’ambiente di sviluppo.
Fra l’altro Apple ha reso l’NDA molto meno limitante, questo ci rende molto felici.
Cosa c’è di positivo nel programmare per iPhone?
La possibilità di avere un mercato di vendita globale
Le potenzialità dell’ambiente di sviluppo offerto dalla Apple sono veramente ottime. Ora è anche possibile trovare per la rete molte guide, video tutorial e diversi codici aperti.
La Apple paga ogni mese
… e cosa di negativo?
Contattare gli Apple Reviewer (coloro che controllano la tua applicazione) è molto difficoltoso, benchè si abbia a disposizione una contatto mail, spesso danno risposte molto approssimative se non alcune volte non rispondono neanche. Capita spesso che i revisori si sbaglino come è successo con la questione Cover Flow (Articolo presente su iSpazio). In quel caso ricevemmo anche delle scuse, certo è che il tempo è andato comunque perso.
Non basta creare un ottima applicazione, bisogna anche sponsorizzarla per dargli una visibilità in mezzo alle 25 000 e oltre applicazioni
Quali sono i vostri progetti più significativi?
Al momento abbiamo nell’App Store 5 applicazioni: FindIT, Octo’s Tales, Murphy’s Laws, FindIT Lite e FindIT Carnival Edition. Attualmente sono in fase di sviluppo miglioramenti per FindIT e tutte le versioni fin’ora prodotte. Nel frattempo è in cantiere l’edizione estiva di FindIT: FindIT Summer Ed. ed il seguito di Octo’s Tales, che sarà un grosso passo avanti ed introdurrà nuovi elementi al gameplay.
Oltre a creare nostre applicazioni, forniamo servizi di sviluppo anche per società sia estere che italiane. Molte di queste per questioni di visibilità hanno interesse nell’entrare all’interno dell’App Store, Granet rende questo possibile.
Siamo molto contenti di poter offrire anche questo tipo di servizi, i progetti sono molto interessanti.
Quali sono le tempistiche di sviluppo?
Dipende molto dal tipo di progetto, certo è che le tempistiche di sviluppo man mano che si lavora diminuiscono sempre di più: l’esperienza maturata permette di organizzare meglio il lavoro e quindi snellire le operazioni di sviluppo.
Per fare qualche esempio con la prima versione di FindIT sono state impiegate circa 500 ore di sviluppo, mentre ultimamente per un altro progetto equivalente abbiamo impiegato circa la metà del tempo.
Potete darci qualche dato?
Certo! Dopo i primi 3 mesi nell’App Store le nostre applicazioni gratuite sono state scaricate circa 74 000 volte. Per quanto riguarda FindIT le vendite si sono più o meno stabilizzata sulle 1000 copie al mese, anche se sono molto variabili. Il download delle applicazioni tendono a diminuire ogni mese di circa il 10/20% fintanto che non ci sono aggiornamenti importanti. Considerando ciò abbiamo realizzato una previsione di vendite trovando come possibile guadagno finale circa 10 000 euro.
Sfortunatamente non sempre è così, con Octo’s Tales abbiamo raggiunto cifre nettamente minori.
Cosa consigliereste a qualcuno che vuole seguire il vostro percorso?
Non è un percorso facile e non è un percorso per tutti: non si ha sicurezza di guadagno e bisogna impegnarsi molto sia nello sviluppo che nel realizzare delle buone idee.
La cosa che va capita subito è che lo sviluppo dell’applicazione è il minore dei problemi: entrare nell’App Store significa confrontarsi con la presenza di più di 25.000 applicazioni, è necessario quindi trovare un modo per differenziarsi ed è necessario curare il marketing più di ogni altra cosa.
Questo punto è molto importante dato che la produzione e la sponsorizzazione sono completamente in mano di chi sviluppa: può sembrare banale, eppure esistono applicazioni che contano un download ogni due, tre settimane ed il motivo va ricercato appunto in una mancata spinta del prodotto.
Se avete domande da fare o altre richieste da porci scriveteci pure a info@granet.it