I giovani tra i 16-24 anni spendono circa 13 ore a settimana sul web e la metà di loro utilizza internet sette giorni su sette. Questo accade perchè i nuovi Media rappresentano un aspetto importante per loro poichè possono aprirsi a nuove modalità di relazioni e a nuove opportunità. Spesso però, non si rendono conto che possono andare incontro a situazioni dannose per il loro sviluppo, come: veicolazioni di immagini vioente, false identità, strumentalizzazione dei rapporti.
Il bullismo è attualmente un fenomeno diffuso non solo nelle scuole, ma anche in rete. Il termine cyberbullismo, infatti, ri riferisce all”insieme di atti e molestie protratte nel tempo effettuati attraverso internet (e-mail, chat, siti web, blog) e cellulari con lo scopo di arrecare danno ad un”altra persona. E” stato l”educatore canadese Bill Belsey a coniare il termine di cyberbullying utilizzato sia per indicare atti di bullismo tra minorenni e sia atti tra adulti o un adulto e un minorenne. Oggi il 34% del bullismo è on-line: in Inghilterra, più di un ragazzo su quattro, è stato minacciato da un bullo via mail mentre in Italia oltre il 24% degli adolescenti subisce offese o prepotenze.Come il bullismo nella vita reale, così il cyberbullismo costituisce una violazione del codice civile e/o penale.
Il cyberbullismo presenta alcune caratteristiche proprie, prima di tutte troviamo l”anonimato del “bullo”,rappresenta uno stato illusorio , in quanto ogni comunicazione elettronica lascia tracce ma la vittima difficilmente riesce a risalire al molestatore segue l” indebolimento delle remore morali ovvero virtualmente la gente fa e dice cose che non farebbe o non direbbe mai nella vita reale e assenza dei limiti spazio temporali, cioè il cyberbullismo colpisce la vittima ogni qualvolta si collega al mezzo elettronico usato dal cybebullo. Si può manifestare come flaming caratterizzato da messaggi violenti e volgari o ancora come cyber-stalking inviare messaggi di minacce continue e persecutorie che incutono paura.
I cyberbulli agiscono con aggressività e violenza perchè desiderano avere visibilità e fanno di tutto per far sì che il loro atto risulti pubblico e conosciuto. Agiscono così perchè desiderano attenzioni che non ricevono quotidianamente dalle loro famiglie o dai loro amici. Per la vittima è molto difficile sottrarsi a tali molestie e vanno incontro ad ansie, paure, depressioni, bassa considerazione di sè. Si tratta di esiti gravi, che hanno, inoltre, notevoli ripercussioni sullo sviluppo psicofisico di bambini e adolescenti.La pericolosità di tali effetti è da mettere in relazione anche alla loro frequenza, essi possono verificarsi 24 ore al giorno, sette giorni su sette ,poichè a volte risulta molto difficile riuscire a rimuovere completamente i contenuti offensivi o minacciosi di testi e immagini.
Attualmente si sta ancora indagando sulle conseguenze del cyberbullismo e si è riscontrato che sono analoghe a quelle del bullismo tradizionale con la differenza che il cyberbullismo presenta delle caricature attraverso messaggi, foto, video trasmessi on line o sul telefonino. I bambini e adolescenti difficilmente si confidano con i propri genitori o insegnati per timore di una loro reazione eccessiva che li induce ad adottare regole restrittive nell”utilizzo della Rete. Per cui per prevenire tale fenomeno, si deve educare i bambini, adolescenti e giovani che navigano su Internet a riflettere sui loro comportamenti prima di agire e soprattutto è necessario che la figura dei genitori sia sempre presente così da evitare comportamenti che possano ledere la sensibilità altrui.
Articolo molto utile! Grazie per averlo proposto. Purtroppo il bullismo si lega a doppio filo con l’uso che delle tecnologie fanno i piu’ piccoli. Ho un figlio di 13anni che va pazzo per tutto cio’ che e’ tecnologia, quindi sono molto attenta a metterlo in condizioni di “sicurezza” online. Questo non lo protegge dall’incorrere nel cyberbullismo, ma almeno ci proviamo. Sono convinta che la presenza dei genitori sia indispensabile e funga come esempio. A questo ho aggiunto qualche strumento tecnologico per aiutrare il controllo parentale. Mi sono barcamenata per un certo periodo tra i vari filtri che ogni dispositivo offriva. Poi, ho unificato il tutto sotto un’unica “parrocchia”. Ho filtrato tutta la rete domestica con questo sistema Webfilter.it per la navigazione sicura.Aggiornamenti e consigli sono benvenuti! Grazie Mary